martedì 28 gennaio 2014

"EIGHTIES COLOURS. Garage, beat e psichedelia nell'Italia degli anni Ottanta"



Un atto d'amore nei confronti di quei gruppi e di quelle etichette che con la loro musica hanno segnato indelebilmente i miei 17 anni. E la cui storia non è mai stata raccontata. Finora.

1985-2010: proprio quest'anno si celebra il venticinquennale dell'uscita di "Eighties Colours", la compilation-manifesto realizzata da Claudio Sorge per la sua pioneristica Electric Eye che nell'85 diede il via alla scena.

Da allora e per i cinque anni successivi, da nord a sud, fu tutto un pullulare di gruppi che decisero di guardare indietro, agli anni Sessanta, come inesauribile fonte di ispirazione. Parallelamente a quello che stava succedendo negli Stati Uniti, ma anche in Europa (soprattutto in Scandinavia), anche l'Italia visse il suo rinascimento neo-Sixties.

Gruppi come Sick Rose, Not Moving, No-Strange, Gli Avvoltoi, Pikes In Panic, Magic Potion, Peter Sellers & The Hollywood Party (e so di fare un torto a tutti gli altri che qui non menziono...) portarono una ventata di energia e un'esplosione di colori in un panorama underground fino a quel momento dominato dal grigio della new wave e del dark.

Mentre del punk e della new wave italiana si è parlato e si continua (giustamente) a parlare ancora oggi, sulla scena neoSixties (e non semplicemente neopsichedelica, come erroneamente si scriveva all'epoca, essendo i suoni e le tendenze degli anni Sessanta interamente declinati nelle varie forme: garage, beat, psichedelia) è calata una cappa d'oblio.
Che spero finalmente di stracciare con questo libro, che è molto di più di un semplice libro: è un atto d'amore.

Un volume di grande formato (17x24 cm)- 240 pagine a colori - che, per la prima volta, passa in rassegna tutti i gruppi garage, beat e neopsichedelici italiani e descrive accuratamente tutti i loro dischi.

Il racconto di quegli anni irripetibili e indimenticabili è reso attuale e vibrante dalla viva voce dei protagonisti (oltre 40 interviste raccolte nell’arco di due anni) e da un apparato fotografico/iconografico senza precedenti.
Il volume è inoltre arricchito dalla discografia completa su quel periodo, con tutti i dischi neoSixties italiani (45 giri, Ep, Lp) pubblicati tra il 1985 e il 1990.  Roberto Calabrò.


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